GITA A TOKAJI 20-21-22/2006
All’alba del giorno venerdì 20 ottobre dell’anno 2006 di nostro signore io (skzzo) mi incontrai con Chiara e Arthur (unici italiani) al fine di aggregarci alla comitiva erasmusiana e raggiungere insieme la nota località vinicola del Tokaji. Saliti sul treno intercity, ma che in confronto i nostri ( e qui ringraziamo il Baba e il Ciacy) sembrano dei treni adoperati per fare degli episodi della futuristica serie tv Star Trek, è iniziata la nostra erudita se pur travagliata escursione bucolica. Il viaggio fu a dir poco interminabile! La velocità dei treni magiari accentua una caratteristica inconfondibile e inequivocabile dell’apparato statale, parastatale e affine ungherese: la tremenda lentezza! Un tragitto di 240 km viene percorso in treno impiegandoci ben 4 ore!
Arrivati all’ostello ci accolse una stupenda struttura in stile neo-comunista con affreschi caratteristici che tingevano la struttura di colori cangianti!!
Dopo aver fatto un intenso pellegrinaggio nel cuore della cittadina (ricordo che la città di Tokaji si compone di una sola strada, 5 case, 20 abitanti, 4 fantasmi, 2 killer e un bidello) abbiamo comprato del liquido bacchiano per poi consumarlo nel prestigioso ostello che ci forniva ospitalità.
Cena alla 8 a base di pollo cavolo rosso e riso, caraffa di acqua con un elevata quantità di ferro al punto che sì tale liquido vitale assumeva una dolce color sangue facendoci rimembrare l’opera shakespeariana.
Dopo aver brindato con del “bianco” ci siamo nuovamente recati nel centro di quella immensa metropoli dove abbiamo varcato la soglia dell’unico locale aperto della città: un bar con tutte le caratteristiche che possiede un locale x giovani di montagna (ovviamente nessun offesa a nessuno!).
La serata si concluse infine verso le 3 quando ormai tutti avevano posato il loro scheletro.
L’indomani, dopo una eccellente colazione a base di wurstel con senape e zucchero al gusto di te siamo andati a fare una odiosa passeggiata sul monte Tokaji dove abbiamo potuto vedere un panorama assai deludente: una pianura (simile alla nostra tanto amata Pianura Padana) e 4 case.
Pranzo in un ristorante oscuro, dove nessun tipo di luce poteva illuminarci il viso ne il piatto, e poi tutti al museo! Che merda!!! 3 piani di museo osceno! Il piu inutile museo del mondo!
Successivamente ci venne servita la cena alle 6 dopodichè ci recammo in un locale per effettuare la nostra degustazione del Tokaji. La degustazione durò circa un’ora ma noi la allungammo effettuando l’assaggio di un altro po’ di bozze dal momento che il nostro palato non aveva ancora assaporato bene del tutto il gusto del vino locale.
Dopo aver inebriato i nostri sensi ci incamminammo verso il locale della sera precedente, dove, tra una birra e l’altra ci accorgemmo che erano già le tre. Giunti all’ostello ognuno si ritirò nella rispettiva stanza aspettando l’alba.
Finalmente è arrivata la mattina del 22 e si torna a casa a Budapest!! Ovviamente il viaggio fu interminabile come all’andata ma comunque in noi c’era il pensiero che comunque prima o poi saremmo tornati nei nostri rispettivi alloggi e più precisamente nei nostri bagni dove avremmo trascorso una magnifica ora sulla tazza!